22 febbraio 2010
Sabato 20 febbraio, raccogliendo gli inviti sempre più pressanti dell’amica Margherita Fiorello, Lucia Bellizia si è recata a Roma, con l’intento di trascorrere due giorni assieme a lei ed ai compagni di studio (ed amici) che lì vivono. Dopo una levataccia che ha permesso però – a mezzo aereo – di raggiungere la Capitale con una certa rapidità e dopo la conoscenza con micio Cagliostro (al quale, occorre dirlo, la foto che a suo tempo ci inviò Margherita, cfr. http://www.apotelesma.it/evento.asp?id=50 rende assolutamente giustizia: è carinissimo), è iniziato per lei un mini tour del quale vi racconteremo le tappe salienti. Come la visita alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza della Repubblica, che fu costruita nel 1562 attorno alla sistemazione – ad opera di Michelangelo Buonarroti – dell’aula centrale delle Terme di Diocleziano, per volere di Papa Pio IV, al secolo Giovanni Angelo Medici di Marignano. Papa Clemente XI, al secolo Giovanni Francesco Albani, commissionò nel 1701 all’astronomo veronese Francesco Bianchini (direttore tra l’altro degli scavi archeologici, durante i quali fu scoperta sull’Aventino laTabula che porta il suo nome) la costruzione di una grande meridiana, che fu inaugurata il 6 ottobre dell’anno seguente. L’Albani, uomo colto e mecenate, era da sempre un grande estimatore di Francesco Bianchini e quando fu eletto papa, lo nominò cameriere d’onore e segretario della Congregazione del Calendario; la meridiana doveva essere in grado di verificare la validità della riforma gregoriana e di determinare con la maggior esattezza possibile la data della Pasqua (da celebrare nella prima domenica dopo il Plenilunio che segue l’Equinozio di Primavera). Essa consiste in una linea di bronzo lunga 45 metri, che si trova sotto una delle volte a crociera della Basilica; è tracciata sul pavimento e il Sole proietta su di essa quando è allo Zenit (al mezzogiorno solare vero di Roma) la luce attraverso un foro eliottrico di alcuni centimetri, posto all’altezza di 20 metri sulla parete sud; a destra della linea sono raffigurati i segni zodiacali delle costellazioni estive ed autunnali, a sinistra quelli delle costellazioni primaverili ed autunnali, alle due estremità i segni del Cancro e del Capricorno.
Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri – Roma.
La luce del Sole penetra attraverso il centro dello stemma araldico
di Clemente XI, posto a ca. 20 m. di altezza sulla parete sud.
Durante l’anno, a mezzogiorno solare vero, l’immagine del Sole percorre tutta la linea,
partendo dal Cancro al Solstizio d’Estate, raggiungendo il Capricorno al Solstizio d’Inverno
e compiendo successivamente il percorso inverso.
La Meridiana o Linea Clementina precisa e preciserà nei secoli l’Equinozio di Primavera, in buona armonia con gli strumenti moderni, dando visibile certezza al moto del Sole ed alla determinazione quindi della data della Pasqua. Restaurata in occasione del Grande Giubileo del 2000, per ovviare all’usura dovuta al tempo ed al calpestio dei fedeli, è ora transennata, in modo che se ne conservi lo splendore.
Dopo aver nutrito lo spirito è seguita a casa di Margherita, una pausa pranzo destinata a ristorare il corpo; verso le h. 15 è arrivato anche l’amico di sempre Giancarlo Ufficiale, socio fondatore di Apotélesma, e comodamente seduti si è trascorso il post prandium conversando di astrologia. Era della partita ovviamente micio Cagliostro, bello, tenero, morbido ed elegantemente sdraiato sul suo cuscino preferito. Ma è venuto presto il momento di rimettersi in marcia per gustare qualche altra meraviglia romana: non c’era che l’imbarazzo della scelta e alla fine è sembrato giusto optare per la mostra celebrativa del IV centenario della morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571 -1610), che – combinazione – iniziava proprio quel giorno presso le Scuderie del Quirinale. Come resistere allo spettacolo dell’esposizione di così tante opere del grande artista lombardo? Dipinti quali La canestra di frutta o il Bacco o il Davide con la testa di Golia o Giuditta taglia la testa ad Oloferne … solo per citarne alcuni! meritevoli tutti della massima attenzione.
Giuditta taglia la testa ad Oloferne.
Olio su tela del 1599 di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
Galleria nazionale di arte antica, Roma
(attualmente in esposizione alle Scuderie del Quirinale)
Cenetta in una trattoria tipica romana per concludere la serata. L’indomani s’è pensato bene di fare un giretto in centro, direzione Campo de’ Fiori, piazza nella quale si alza la statua, opera dello scultore Ettore Ferrari, che raffigura il filosofo, scrittore e frate domenicano Giordano Bruno, che fu condannato al rogo dall’Inquisizione cattolica e lì fu arso vivo il 17 febbraio 1600. 410 anni fa, proprio qualche giorno prima dunque della visita del Presidente della nostra Associazione a Roma. Anche questa ci è sembrata una singolare coincidenza. Il libero pensatore nolano viene rappresentato a capo chino, incappucciato, le mani strette attorno ad un libro, col volto grave e meditabondo di chi ha pagato con la vita il proprio dissenso.
Giordano Bruno (Nola 1548 – Roma 1600), libero pensatore
Statua commemorativa in Campo de’ Fiori – Roma.
Col pomeriggio è giunto purtroppo il momento di ripartire e di decollare nuovamente alla volta di Genova. Salutati felino ed umani Lucia Bellizia ha fatto ritorno a casa, non senza aver promesso di programmare una nuova visita. che costituirà senz’altro non solo l’occasione di riabbracciare i compagni di studio, ma anche di dare un’occhiata ad altre delle tante meraviglie di cui Roma abbonda.