30 ottobre 2011
Ieri, sabato 29 ottobre 2011, ha avuto luogo il IV° Convegno della nostra Associazione Culturale, dal titolo: Ecco come da indi si dirama l’oblico cerchio che i pianeti porta. Siamo stati come per gli anni scorsi ospiti della Sala dei Chierici gentilmente accordata dalla Biblioteca Berio, il cui personale ci ha costantemente e cortesemente assistito. Dopo il saluto del Presidente Lucia Bellizia al pubblico convenuto da tutta Italia e in numero consistente anche dall’estero (si contavano francesi, austriaci, tedeschi e bulgari) sono iniziati gli interventi come da programma.
Il pubblico composto tutto di appassionati attenti e partecipi
Il primo a portare il proprio contributo con la relazione Star People: il cosmo negli occhi è stato Giancarlo Ufficiale, che si è posto l’ìnterrogativo se esista una predisposizione celeste nell’essere umano ad interessarsi di astronomia ed ha tentato una risposta mediante l’esame delle geniture di 73 persone che si sono occupate di questa disciplina. Convincenti e bene argomentate le sue conclusioni.
Giancarlo Ufficiale durante la propria esposizione
A seguire, con il saggio Delle stelle chiomate, Lucia Bellizia, che dopo una breve premessa sulla natura astronomica delle comete, ha esposto il pensiero degli antichi su di esse e quali presagi sia possibile trarre dalla loro apparizione. Un argomento dunque di astrologia cattolica, difficile da condensare nel breve tempo concesso al relatore e così il nostro Presidente ha rimandato il pubblico all’acquisto degli Atti, per la lettura dei numerosi passi inediti [tradotti dal latino e dal greco antico] presentati a corredo. Delle stelle chiomate sarà leggibile infatti solo tra qualche tempo sul nostro sito.
Lucia Bellizia, i ciclamini e le stelle chiomate
Ha chiuso la mattinata, salutato da un caloroso applauso, Giuseppe Bezza con un intervento brillante e di indubbio spessore, dal titolo Quali sono i fondamenti della iatromatematica. Che dire? Si tratta di un maestro che non manca di stupire, quale che sia l’argomento affrontato.
Lucia Bellizia presenta Giuseppe Bezza.
Sul tavolo una regolamentare zucca per Halloween….
Complice uno splendido sole, il pubblico è sciamato, verso le ore 13, nel cortile della Biblioteca, per raggiungere il BerioCafè per il pranzo preparato dalla mitica signora Franca. Assente Gatto Berio, la mascotte che pare manchi misteriosamente da qualche tempo, con grande disappunto e preoccupazione di tutti coloro che lo amano. Ha dato inizio, al pomeriggio, ai lavori Gabriele Ruscelli con la relazione La prova definitiva della correlazione Marte – vittorie sportive, nella quale, statistiche alla mano per aver esaminato migliaia di temi natali di atleti, ha potuto dimostrare come vi sia un preciso legame tra la rivoluzione siderale di Marte e le vittorie sportive appunto.
Gabriele Ruscelli
Subito dopo è stato fatto buio in sala, per permettere a Marco Fumagalli la proiezione di numerose e splendide immagini di nebule, di quei corpi celesti cioè, che impegnano la vista dell’osservatore e sono ritenuti secondo il dettato antico essere causa di disturbi alla vista. Nel suo saggio Il cielo oscuro. Nebuleantiche e nebule moderne, egli ha preso infatti in considerazione gli ammassi stellari, le nebulose, le galassie e gli asterismi, oggetti tutti che l’astrologia trascura oggi completamente nell’interpretazione di un tema natale. Ancora un argomento dunque poco visitato e di grande interesse.
Marco Fumagalli risponde alle domande del pubblico
Dietro di lui Gabriele Vanin
A chiusura Gabriele Vanin col suo Catasterismi: l’origine, la storia, il mito delle costellazioni occidentali. Chi ha “inventato” dunque le costellazioni? Come si è evoluto il loro numero nei secoli? Come sono state rappresentate (planisferi, atlanti, globi)? Contributo assai gradito il suo, soprattutto perchè proviene da un astrofilo molto accreditato, che senza farsi fuorviare da stupidi pregiudizi, ha ritenuto di accogliere il nostro invito a partecipare ad un Convegno di Astrologia.
Gabriele Vanin parla delle Costellazioni
Alle ore 18, dopo i saluti di rito, si è chiusa anche questa IV edizione del nostro Convegno. Ringraziamo come sempre i relatori per aver reso possibile l’evento; la Biblioteca Berio per aver concesso la sala; BerioCafe’ partner per la ristorazione; la Libellula Fiori di Via Cavallotti, che ha realizzato anche quest’anno senza alcun compenso, la composizione di ciclamini che ha adornato il tavolo dei conferenzieri e della quale non potremmo ormai, per scaramanzia, più fare a meno; tutto il pubblico che ha condiviso con noi questa bella esperienza. E ovviamente il folto Parco gatti di Apotélesma per l’indefesso lavoro. Desideriamo aggiungere a conclusione solo alcune brevi note:
. innanzitutto un saluto affettuoso a Felice Stoppa, esperto di astrocartografia celeste e di storia dell’astronomia, che fu relatore al Convegno dello scorso anno e che ha voluto partecipare anche questa volta ai lavori sia pur come spettatore;
. aveva inoltre annunciato la propria presenza con un breve saggio in inglese dal titolo MumtaHan zij – A turning point in transition from sidereal to tropical solar return il bulgaro Dimitar Kozhuharov, che ha dovuto però all’ultimo momento rinunciare a raggiungerci per gravi motivi personali: pubblicheremo appena possibile sul sito dell’Associazione questo suo lavoro, sia nella versione inglese, che in quella italiana [traduzione a cura di Margherita Fiorello];
. quest’anno largo spazio è stato dedicato, sia prima dell’inizio che alla fine del Convegno, alla parte conviviale. Molti amici italiani e stranieri, provenendo da lontano, avevano raggiunto Genova già venerdì pomeriggio e si erano concentrati negli alberghi vicino Boccadasse, zona nella quale ha sede Apotélesma. Naturale quindi vedersi tutti insieme alla sera per una prima cenetta a base di focaccia al formaggio. Sabato sera invece al Sa Pesta, antica trattoria tipica del Centro Storico, cenetta bis, cui si sono aggregati anche alcuni Soci e tre appassionate di astrologia provenienti dalla Svizzera: una babele di lingue, risate, fotografie e promesse di moltiplicare le occasioni di incontro. Domenica mattina, per chi sarebbe ripartito nel pomeriggio e complice la splendida giornata, una mini visita turistica a piedi della zona che va dal borgo di Boccadasse a quello di Vernazzola e fino al Monumento dei Mille a Quarto. Su e giù per carruggi e creuze, con il mare di fronte. Un week end veramente ricco, che ci ha lasciato sazi di buona astrologia e di amichevoli conversazioni, con un occhio al passato e l’altro al futuro della nostra amata disciplina.