24 agosto 2012

Sabato 20 ottobre si svolgerà a Genova presso la Biblioteca Berio, dalle h. 9 alle h. 18, il V Convegno della nostra Associazione. Ricordiamo che per partecipare all’evento ed al pranzo [che avrà luogo come di consueto al BerioCafè, partner della manifestazione] ed anche per l’acquisto degli Atti, che verranno stampati in limited edition, è gradita la prenotazione (info@apotelesma.it). Rimaniamo a disposizione per qualsiasi problema di carattere logistico (come ad esempio la prenotazione degli alberghi etc.): a questo proposito consigliamo di pernottare nell’Hotel La Capannina (http://www.lacapanninagenova.it/) in Via Tito Speri 7, in quanto abbiamo concordato prezzi particolarmente convenienti sia per la camera singola che per la doppia: situato nel quartiere di Albaro Boccadasse permette di raggiungere facilmente la Biblioteca e di prender parte con minimo spostamento alle cene organizzate per le sere di venerdì 19 e sabato 20.

Facciamo ora seguire il programma e un breve abstract delle relazioni:

Convegno
organizzato da Apotélesma
Associazione Culturale per lo studio dell’Astrologia

Come la Luna e le stelle …. sorelle

Biblioteca Berio – Sala dei Chierici
Genova, 20 ottobre 2012 – H. 9,00 – 18,00

Programma dei lavori:

H. 9,00 Registrazione dei partecipanti.

H. 9,15 Apertura lavori da parte di Lucia Bellizia, Presidente di Apotélesma.

H. 9,30 Mario Costantino
Le arti figurative e l’astrologia: il Cenacolo di Leonardo

H. 10,20 Lucia Bellizia
L’alfabeto celeste

11,10 Pausa caffè e comunicazioni di servizio

H. 11,30 Patrice Guinard
Nostradamus: célébrissime et meconnu

H. 12,30 Dibattito e conclusione 1° parte lavori.

H. 13,00 Pausa pranzo al BerioCafè

H. 14,20 Giancarlo Ufficiale
Desiderio: sguardi verso l’alt(r)o

H. 15,10 Intermezzo musicale

H. 15,40 Laura Malinverni
“… Tutto fa per puncto di astrologia ….” –
Ambrogio Varese da Rosate e i molti ruoli
di un astrologo italiano del Rinascimento
(Rosate, 1437 – Milano, 1522)

16,30 Felice Stoppa
Camille Flammarion: Mouvements propres séculaires
des étoiles et Systèmes stellaires

H. 17,20 Dibattito e conclusione lavori (con termine alle h. 18,00).

(INGRESSO GRATUITO – Per informazioni contattare info@apotelesma.it)

Lucia Bellizia
L’alfabeto celeste

Dei pianeti e dei segni zodiacali si sono occupate anche discipline collaterali, con modalità ed intenti talora non strettamente astrologici. Partendo dalla traduzione di un capitolo del CCAG IV attribuito a Vettio Valente, andremo a curiosare sul singolare collegamento tra lettere dell’alfabeto greco e segni zodiacali a scopo previsionale, tra pianeti e numeri a scopo magico…. e su molto altro ancora. Ci faranno ancora una volta da guida i filologi del Novecento.

Mario Costantino
Le arti figurative e l’astrologia: il Cenacolo di Leonardo

In adesione all’ipotesi, ritenuta al tempo stesso suggestiva e attendibile, espressa da Franco Berdini nel testo “Magia e astrologia nel Cenacolo di Leonardo” andremo a descrivere i precisi riferimenti ad una conoscenza astrologica (delle dignità, le Costellazioni, i Segni, i Pianeti) con cui Leonardo costruisce “l’Ultima cena”.

Patrice Guinard
Nostradamus célébrissime et meconnu

Il nome di Nostradamus non lascia indifferente nessuno. Sui marciapiedi della sotto-cultura modernista, dove anche i nomi di Rabelais e Ariosto vengono ignorati, l’uomo della strada crede di sapere chi è Nostradamus che ha predetto il futuro di questo mondo, egli crede, forse con un sorriso di ironia o anche una smorfia di terrore. Perché Nostradamus è l’unico astrologo europeo sopravvissuto all’oscurantismo moderno dove appare, in generale travisato nei dizionari. Nostradamus era un medico, ma le storie della medicina non lo considerano importante. Nostradamus era un poeta, ma le sue quartine non sfiorano la storia della letteratura. Nostradamus era un ermetista, ma il suo linguaggio e le sue combinazioni choccano ed allontanano gli specialisti titolati di questa disciplina. Perché questa omertà su questo gigante del Rinascimento, il cui nome è riuscito a rimanere in vita nella memoria popolare, senza mai essere stato riportato a nuova vita, fino a poco tempo fa, da parte dell’intellighenzia accademica?

Laura Malinverni
“…Tutto fa per puncto di astrologia….”
Ambrogio Varese da Rosate e i molti ruoli di un astrologo italiano del Rinascimento
(Rosate, 493 – Milano, 1522)

Detto dai contemporanei “dotto in ogni cosa”, Ambrogio Varese da Rosate, medico personale del Duca di Milano Ludovico il Moro e dei suoi figli, astrologo e Lettore allo Studium di Pavia, personificò un sapere che combinava armoniosamente varie discipline. Partendo dai dati specificati in una sua lettera autografa del 1492 al Duca, a seguito della richiesta di prevedere l’esito di una grave malattia del Pontefice e un’eventuale successione papale, vengono rintracciate parti del suo metodo di lavoro ricostruendo un tema di Astrologia Oraria e un tema annuale equinoziale (Thema Mundi) redatti da Ambrogio stesso.

Felice Stoppa
Camille Flammarion: Mouvements propres séculaires des étoiles et Systemes stellaires

Una carta celeste del terzo quarto dell’ottocento destinata a superare il concetto antropomorfico di costellazione e a spostare la Terra in un angolo periferico dell’Universo conosciuto, strutturato però in sistemi siderali.

Giancarlo Ufficiale
De-sider-io: sguardi verso l’alt(r)o

Se è vero (e lo è) che l’astrologia è irriducibile al simbolo, significa che è pressoché sterile che essa si serva della psicologia del profondo di Jung e viceversa. Indaghiamo allora quali prospettive possono emergere dal confronto tra la nostra disciplica e la psicanalisi, tanto laddove convergono, quanto laddove divergono o eventualmente confliggono….

Nel pomeriggio si produrrà in una Sonata il noto violoncellista Giovanni Lippi.

***

E per coloro che non abitano a Genova, ecco qualche informazione sul come raggiungere la Biblioteca Berio, che è in Via del Seminario, 16.

In autovettura:

Da qualsiasi direzione si arrivi l’uscita autostradale consigliata è quella di Genova Ovest. Pagato il pedaggio andare dritti ignorando i vari bivi che si incontrano a destra e sinistra; dopo circa 400 metri si imbocca la cosiddetta strada sopraelevata, una strada cara a tutti i genovesi (a scorrimento veloce a 4 corsie) che costeggia, ad una altezza di circa 6 metri, il lungomare del centro città. Dopo aver percorso circa 3 km e dopo aver sfiorato nell’ordine il porto di attracco dei traghetti, la stazione marittima, l’acquario con la bolla ed il bigo di Renzo Piano si dovrà fare attenzione ad uscire alla seconda uscita direzione centro città. Ci si infilerà in un tunnel molto tortuoso (raccomandiamo di tenere le luci accese) che con un ampio tornante sbucherà nel bel mezzo del centro città. Fatti 100 metri e superato un semaforo si è arrivati a destinazione (mancano 150 metri circa dalla Biblioteca da fare rigorosamente a piedi) e bisognerà trovare un parcheggio che, o in superficie (subito dopo il semaforo c’è ne sono un certo numero) o nel silos interrato (50 metri a destra dopo il semaforo) costerà ca. 2 euro l’ora.

In treno:

La stazione più vicina e comoda è quella di Genova Brignole. Ad una persona che ama camminare e non è particolarmente in ritardo consigliamo vivamente una passeggiata di 15 minuti circa per il centro. L’itinerario è semplice: una volta usciti dalla stazione subito a destra si vede un bel grattacielo e subito prima l’insegna dell’Hotel Moderno Verdi; si attraversa la strada, si passa davanti all’albergo e subito dopo si imbocca una strada pedonale che inizia davanti al grattacielo, che si chiama Via San Vincenzo, strada caratteristica piena di negozi e dove se si è in anticipo ed un pò affamati ci si può fermare a comprare un pezzetto di focaccia tipica genovese. La via finisce 300 m. più avanti e sbocca nella centralissima Via XX Settembre proprio in prossimità del cosiddetto Ponte Monumentale. Dopo aver attraversato si avanza per un altro centinaio di metri, quindi si svolta a sinistra per via Fieschi e dopo altri 20 metri si arriva a destinazione in Via del Seminario. Chi è invece in ritardo, o non ama camminare dovrà prendere un autobus (N° 17 o 18 ad esempio) davanti alla stazione – direzione Piazza De Ferrari – e chiedere al conducente quale è la fermata più vicina a Via Fieschi. I più pigri possono ovviamente prendere un taxi, ed in questo caso anche la stazione di Genova Porta Principe quale stazione di arrivo può andar bene.

In aereo:

In questo caso non ci si può sbagliare usciti dal terminal le possibilità sono due, o si prende (costo circa 20 euro) un taxi che porta a destinazione in 15-20 minuti (secondo il traffico) o si prende il volabus 100 (collegamento dell’AMT dall’aeroporto al centro, corse ogni 30 minuti, durata 25-30minuti, costo 3 euro). In quest’ultima ipotesi il volabus, una volta arrivati in centro, offre diverse fermate agli utenti e quindi anche in questo caso bisognerà chiedere all’autista (contravvenendo ancora una volta alla regola di non parlare al conducente) quale sia la fermata più vicina a Piazza Dante (distante circa 30 metri dalla Biblioteca).