19 febbraio 2018
Ieri, domenica 18 febbraio 2018, Lucia Bellizia ha tenuto presso la sede del CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche) di Firenze un seminario dal titolo Il ruolo delle Stelle Fisse in Astrologia. L’invito era giunto molto gradito, in quanto si tratta di argomento assai caro alla relatrice, che lo ha approfondito fino a farne l’oggetto della propria tesi di laurea in Filologia greca. Come il cultore della materia ben sa, nella moderna astrologia è divenuto praticamente nullo l’uso delle stelle, che furono dai Greci chiamate inerranti, cioè prive di movimento, e tenute distinte da quelle che invece si muovono e che sono dette pianeti ovvero erranti. Al contrario nell’astrologia antica fu considerato importantissimo il loro concorso nel giudizio, sia nel comparto della cattolica (quella parte cioè dell’astrologia che rivolge la propria attenzione non agli eventi del singolo, bensì a quelli più generali, che coinvolgono intere città o popolazioni e quindi alla meteorologia, ma anche ai terremoti, alle inondazioni, ai raccolti, alla guerra e così via) che della genetliaca. Per quanto riguarda l’uso delle stelle fisse in quest’ultimo comparto, gli astrologi antichi notarono geniture di uomini insigni o molto ricchi nelle quali né i luminari né le benefiche erano angolari, anzi erano addirittura cadenti: e non si sarebbe potuto comprendere il perché di tanto bene, senza osservare che particolari stelle brillanti erano presenti agli angoli o in congiunzione con la Luna. Le stelle fisse esplicano dunque, un influsso sull’animo, sugli onori, sul corpo, sugli averi; agiscono poi oltre che secondo la natura planetaria loro assegnata, anche con una loro peculiare caratteristica, che è quella di provocare effetti improvvisi e veloci, imprevisti e grandi sia in positivo che in negativo. E’ quanto dichiara l’aforisma 29 del Centiloquium pseudo-tolemaico: “Gli astri inerranti arrecano fortune straordinarie e inaspettate, ma il più delle volte si concludono in infelicità a meno che i pianeti sostengano il loro successo”.
Di tutto questo ha parlato la relatrice (che è autrice della traduzione e del commento delle Fasi o Apparizioni delle stelle inerranti di Claudio Tolemeo, Casa Editrice InSedicesimo, 2017), soffermandosi in particolare sulle configurazioni e sull’effetto delle stelle fisse e sul giudizio che se ne può trarre in genetliaca e presentando a conclusione anche degli esempi. Ecco una bella immagine della giornata e del pubblico, che è d’obbligo ringraziare per essere stato partecipe ed attento:
nnn
Cosa di più bello che parlare di stelle?
vvv
Un grazie anche alla Delegazione CIDA Firenze – Toscana (che ricordiamo ha sede presso lo Studio Elementi in Via Rosellini 10 50127 Firenze) e alla Delegata Nicoletta Zignani per la bella occasione e un caldo arrivederci a presto!