6 aprile 2013
Appuntamento alle h. 10,30 a Milano sotto la statua di Napoleone Bonaparte, nel cortile della Pinacoteca di Brera …. e ancora una volta Lucia Bellizia, il nostro Presidente, si è ritrovato oggi, come già il 2 febbraio di quest’anno (http://www.apotelesma.it/evento.asp?id=184), con un indefetttibile gruppetto di amici, per trascorrere tutti insieme una giornata che mescolasse i momenti culturali a quelli conviviali, com’è nella migliore tradizione ormai della nostra Associazione. Dopo i saluti di rito, ecco una foto a ricordo della riunione:
Gabriele Verratto, Katty Honore’ e sua figlia Arianna, Stefano Tafani, Lucia Bellizia,
Chameli Ma Dhyan, Margherita Fiorello, Barbara Benazzi, Moussa Niang
Obiettivo della visita le 48 carte del mazzo di tarocchi braidense, detto Brambilla dal nome della famiglia milanese che lo possedette nell’Ottocento e per buona parte del Novecento. Il mazzo fu reallizzato dalla bottega cremonese di Bonifacio Bembo tra il 1442 e il 1444 ca. su commissione di Filippo Maria Visconti, duca di Milano e non veniva più esposto dal 1999. A far corona ai tarocchi anche altre opere della stessa mano, avute in prestito dalla Pinacoteca per l’occasione: codici miniati quali ilSalterio diurno e l’Historia di Lancillotto del Lago o dipinti quali una rara Ascensione di Cristo e l’Assunzione della Vergine. Oltre ai ritratti dei duchi Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.
La locandina della mostra
Terminata la visita ai tarocchi, perchè non dare un’ulteriore occhiata ai meravigliosi quadri custoditi nelle Sale della Pinacoteca? Cosa che è stata fatta con pazienza ed entusiasmo, in modo da portare a casa il maggior numero possibile di immagini e suggestioni pittoriche. A seguire, il consueto pranzetto accompagnato da amabili chiacchere e da una bella passeggiata per Milano, a caccia di minerali e di stampe antiche. Strano a dirsi, oggi non è piovuto e si è quindi potuto gironzolare in tutta tranquiliità tra una bibita ed un gelato! Troppo presto ahimè è giunto il momento di separarsi per far ritorno alle proprie case (e per talune ai propri gatti), ma consola il pensiero che a breve sono in programma nuovi incontri e nuove avventure culturali.