17 ottobre 2016
Ha avuto luogo sabato 15 ottobre il IX Convegno dell’Associazione culturale Apotélesma, il cui tema, come avevamo annunciato (http://www.apotelesma.it/2016/08/08/ix-convegno-della-nostra-associazione/) era quello dell’interazione dell’Astrologia con altre discipline. Il titolo dell’evento Astrologia e… invitava anche quest’anno al confronto intellettuale e così è stato, in una giornata in cui ognuno dei relatori ha portato il proprio sapere e condiviso le proprie esperienze: ad essi va il nostro ringraziamento, come pure al pubblico, che con la propria presenza ha fatto da cornice all’evento. L’ha anche assicurata in taluni casi, superando gli ostacoli che il maltempo aveva creato il giorno precedente e che si sono tradotti in un’interruzione delle linee ferroviarie con conseguenti enormi ritardi. Non mancavano inoltre in sala confetti rossi, cioccolatini e fiori. I due cammei poi – la proiezione di un filmato e la presentazione di un libro – hanno arricchito i contenuti di una giornata già intensa, che si è prolungata bel oltre l’orario fissato. Splendida la location: la sala Michelangelo del Bristol Palace Hotel, tutta stucchi e decori.
Ha dato inizio ai lavori il Presidente, Lucia Bellizia, che, dopo il saluto e il ringraziamento ai convenuti, tra i quali figuravano, come di consueto alcuni stranieri, ha brevemente illustrato le finalità di Apotélesma: la divulgazione delle antiche tecniche e della storia dell’astrologia, storia che è componente di quella del pensiero umano.
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Il primo a portare il proprio contributo è stato Franck Nguyen, che lavora come medico e che ha illustrato come l’astrologia possa concorrere validamente alla formulazione di una diagnosi ed alla scelta di un particolare rimedio omeopatico; anche il pubblico non di lingua francese ha avuto modo di apprezzare la sua esposizione, grazie ad una traduzione in italiano fatta circolare in sala dallo staff dell’Associazione. Seguiva la stessa Lucia Bellizia che, riprendendo un tema al quale si è interessata negli ultimi anni e cioè l’astrologia nel mondo bizantino, ha esaminato gli oroscopi di incoronazione di tre imperatori: Alessio I Comneno (1081), Manuele I Comneno (1143) e Manuele II Paleologo (1373), tratte le prime due dal Vaticanus gr. 1056 e la terza dal Laurentianus gr. plut. 28, 16. Subito dopo Paolo Aldo Rossi, coadiuvato – causa un noioso mal di gola – da Massimo Marra, ha parlato del rapporto che con l’astrologia ebbe Johannes Kepler, l’ultimo competente astronomo e matematico a ritenere vero che questa ars avesse una base concreta, effettiva e provata e che potesse essere in un qualche modo difesa, tutelata e strappata al pericolo di diventare una disciplina superstiziosa; Newton, invece sembrerebbe essere stato di parere contrario: ma le sue carte al riguardo sono state davvero esaminate a fondo?
La mattinata è terminata con la proiezione da parte di Felice Stoppa di un inedito filmato dal titolo Abd ar-Rahman as-Sufi, Liber locis stellarum fixarum, 964 – Confronto tra due edizioni del quindicesimo secolo (https://www.youtube.com/watch?v=0RugPktaLLw).
Lucia Bellizia e Felice Stoppa
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La prima immagine del filmato di Felice Stoppa
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Meritato il break per il pranzo, che ha avuto luogo, tutti insieme, presso il Moody di Largo XII ottobre; i lavori sono poi ripresi con la presentazione del libro postumo di Giuseppe Bezza Scripta minora da parte dei curatori dell’edizione Ornella Pompeo Faracovi ed Emanuele Ciampi, che hanno tracciato un vivido ricordo del nostro maestro e della sua opera. Presente anche l’editore Antonio Scollo, che ha illustrato le finalità della collana di cui il libro fa parte, collana dedicata appunto ad opere di carattere astrologico antico.
Emanuele Ciampi, Ornella Pompeo Faracovi e Antonio Scollo
Il pomeriggio è proseguito con la presentazione da parte di Patrizia Nava di una relazione volta a mettere in luce i molteplici punti di contatto tra astrologia e astronomia, in particolare quelli che legano astronomi famosi per la precisione delle loro osservazioni, come Tycho Brahe e John Flamsteed. A seguire Marisa Paschero che, con un parallelo tra astrologia e grafologia, ci ha illustrato come anche i pianeti connotino il nostro modo di scrivere con le loro suggestioni, dando vita a grafie con caratteristiche “solari”, “venusiane”, “lunari”, “saturnine” … e così via. Ha chiuso poi i lavori Massimo Marra con un’interessante e dotta relazione sulla posizione presente all’interno della tradizione cristiana nei confronti della scienza astrologica, che non è sempre ed universalmente stata considerata come peccaminosa: il beato Ruysbroeck (1293-1381), ad esempio, sostenne che l’astrologia dà all’uomo contezza del suo carattere, delle sue inclinazioni e debolezze, e costituisce quindi una guida efficiente per l’ascesi mistica e per il viaggio dell’anima verso la perfezione.
Patrizia Nava, Franck Nguyen, Lucia Bellizia, Massimo Marra, Marisa Paschero
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Il nostro pubblico e alla scrivania Massimo Marra e Paolo Aldo Rossi
La giornata è stata veramente ricca e l’orario programmato è stato ampiamente superato: il pubblico tuttavia ha mostrato di seguirla senza nessun calo di attenzione o interesse, rivolgendo durante i lavori ed a chiusura degli stessi numerose domande ai relatori. Si respirava in sala un’atmosfera partecipe e cordiale e giudichiamo raggiunto quindi l’obiettivo che c’eravamo proposti: coniugare astrologia, cultura e convivialità.
Ricordiamo a chi volesse acquistare gli Atti di contattare info@apotelesma.it e vi diamo appuntamento alle prossime iniziative di Apotélesma, tutte in preparazione!