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Di ritorno da Varna

Di |Eventi|

12 novembre 2019

Ha avuto luogo nei giorni 9, 10 e 11 novembre a Varna (Bulgaria) l’annunciata conferenza paneuropea, organizzata da Brigitte Strobele e Wolfgang Tomsits (Österreiche Astrologische Gesellschaft) in collaborazione con Filip Filipov e Rumen Kolev (Bŭlgarska astrologichna asotsiatsiya). Presentiamo con qualche parola la città sede dell’evento: Varna (Варна) è una città ad est della Bulgaria ed è uno dei porti più importanti del Mar Nero, prospero e industriale (cantieri navali, tessile, alimentare). Fu fondata col nome di Odessos nel 570 a.C. ca. dai colonizzatori di Mileto; ma la regione era già popolata sin dal II millennio a.C. dai Traci e ancor prima, della misteriosa “Cultura Varna”, che ci ha lasciato i gioielli d’oro più antichi del mondo: l’Oro di Varna è infatti il più antico tesoro aureo di cui si abbia diretta testimonianza, in quanto risalirebbe a un periodo compreso tra il 4600 e il 4200 avanti Cristo; è conservato nel Varnenski arheologicheski muzey, il Museo archeologico di Varna, una delle più importanti mete turistiche della Bulgaria. Ma Varna è soprattutto una città tranquilla, cordiale, nei giardini della quale gatti e cani dal mantello morbido si aggirano o dormono indisturbati, incessantemente accarezzati dai passanti.
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La tomba 43 della necropoli di Varna, databile 4600 a. C.
con i gioielli in oro più antichi del mondo
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Del Convegno dobbiamo lodare subito l’ottima organizzazione. Sala ampia e bene attrezzata, presenza di traduttori simultanei in tre lingue (inglese, tedesco, francese); relatori attenti al rispetto dei tempi; possibilità dopo ogni intervento di porre domande, frequenti break per gustare un caffè; il tutto sotto la solerte e costante la regia del chairman Filip Filipov, uno degli organizzatori. I lavori si sono svolti come da programma ed hanno riscosso il favore e l’applicazione del pubblico, veramente numeroso, come da tempo non avevamo modo di osservare ad un evento della specie. Numeroso e inoltre competente, a giudicare dalle domande poste ai relatori, che a loro volta vanno lodati per lo spessore degli interventi. Rimarchiamo inoltre che ognuna delle giornate si è conclusa con un ampio e lungo dibattito. Ai lavori ha partecipato anche Lucia Bellizia, che ha parlato della vita e delle opere, in particolare quelle astrologiche, del divino Tolemeo, autore senza il quale nessun discorso serio sulla storia dell’astrologia potrebbe mai principiare. La sua relazione, dal titolo Ὁ θεῖος Πτολεμαῖος (Le divin Ptolémée), è ora leggibile sul nostro sito.
Ecco qualche foto.
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Lucia Bellizia (a destra) tra il pubblico….

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… e qui sulle spalle di un gigante!

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Una bella foto di insieme: relatori, interpreti e parte del pubblico

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Un’esperienza veramente stimolante e proficua, che ci sarà modo di ripetere l’anno prossimo: i relatori si sono dati infatti appuntamento a Vienna per la seconda edizione del Convegno!

5 dicembre 2019: conferenza alla Biblioteca Civica Benzi di Genova

Di |Eventi|

5 novembre 2019

Su gentile invito della Biblioteca Civica Rosanna Benzi la nostra Associazione terrà giovedi 5 dicembre 2019 – dalle ore 17 alle ore 18,30 –  una conferenza divulgativa dal titolo L’uomo e il cielo: un legame antico. L’osservazione astronomica quale fondamento della pratica astrologica. Ingresso libero; relatrice Lucia Bellizia.
Ecco la locandina che annuncia l’evento:
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Si tratta di una bella occasione per parlare del legame che ha unito in passato e che unisce tuttora astrologia e astronomia e ci adopereremo per coglierlo al meglio! Invitiamo quindi il pubblico ad intervenire numeroso. Seguirà su queste pagine, dopo l’evento, il consueto reportage.

Ed eccoci per una lezione all’Università Orientale di Napoli

Di |Eventi|

3 novembre 2019

Giovedi 31 ottobre 2019, su invito della Prof. Antonella Sannino, docente di Filosofia medievale e rinascimentale, Storia del pensiero medievale e umanistico, Storia della filosofia del Rinascimento e Storia della filosofia medievale presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università Orientale di Napoli, Lucia Bellizia ha tenuto – in rappresentanza della nostra Associazione – una lezione dal titolo Dall’astrologia alla magia naturale.
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La locandina
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L’intervento si inseriva in un ciclo di lezioni organizzate dalla Dott. Sannino sul tema Magia, Astrologia e Politica: un ponte tra Medioevo e Rinascimento, di cui potete vedere l’annuncio. Innanzitutto qualche parola sulla location: Palazzo Giusso, edificio rinascimentale ubicato in Largo San Giovanni Maggiore, sede dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e in particolare dei Dipartimenti di scienze umane sociali.
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Palazzo Giusso

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L’interno del cortile di Palazzo Giusso
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Alle 9 e 30, dinanzi ad una classe affollata e compatta di studenti della Laurea Magistrale, ha avuto inizio la lezione: ben attrezzata l’aula, con computer, proiettore e schermo. Ha introdotto i lavori la Dott. Sannino. poi ha preso la parola Lucia Bellizia, illustrando il concetto di divinazione, per poi passare all’astrologia quale forma di divinazione attraverso segni (divinatio artificiosa) e quale base della magia naturale. Non senza trascurare il trattatello ermetico sulle quindici stelle, oggetto di recenti studi da parte del nostro Presidente. Le ore sono volate! A conclusione tante domande, a testimonianza dell’interesse suscitato dalla materia.
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Una sorridente Lucia Bellizia (a sinistra) accanto ad Antonella Sannino
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Che dire? Una mattinata veramente stimolante, che ha permesso all’astrologia e alla sua storia di rientrare tra le mura che le competono. Ringraziamo dunque di cuore la nostra ospite per l’invito: contiamo anzi di averla con noi qui a Genova in prossime occasioni, in modo che la collaborazione che la nostra Associazione ha stretto con esponenti dell’Università possa proseguire e rinsaldarsi.

Non ultime in ordine di importanza le ore trascorse nella bella Napoli, una splendida signora adagiata lungo il mare, ricca di fascino e di storia.

La tecnica dello Zodiacal releasing illustrata da Tania Daniels

Di |Eventi|

27 ottobre 2019

Diamo pubblicazione nella Sezione Articoli – Tecniche della relazione che Tania Daniels presentò al XII Convegno della nostra Associazione, che si è tenuto a Genova il 5 ottobre del corrente anno. Lo Zodiacal releasing è un metodo di indagine attribuito all’astrologo antiocheno Vettio Valente, il cui floruit va collocato nel II secolo e che fu autore dei nove libri delle Ἀνθολογίαι: si tratta di una tecnica di temporizzazione, che divide la vita in capitoli e paragrafi e aiuta ad identificare i momenti di cambiamento: prende le mosse dalle sorti Tyche (salute, incidenti, il corpo), Daimon (carriera, azioni) ed Eros (relazioni, matrimonio, amore), che vengono poste come ascendente.

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Tania Daniels presenta il proprio intervento in occasione del XII Convegno di Apotélesma

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Vi auguriamo dunque buona lettura, certi che questa relazione non vi deluderà!

Ecco come si è svolto il XII Convegno della nostra Associazione

Di |Eventi|

6 ottobre 2019

Ha avuto luogo ieri sabato 5 ottobre il XII Convegno della nostra Associazione, il cui programma avevamo a suo tempo annunciato e il cui titolo L’eterna danza delle stelle. Eterni sono infatti il moto e lo splendore degli astri ed essi non hanno mai cessato di attrarre l’attenzione dell’uomo e di essere per lui fonte di ispirazione. Possiamo dire, senza tema di smentita, che si è trattato di una delle edizioni più belle del nostro Convegno. Splendida la location, la sala Michelangelo del Bristol Palace Hotel, tutta stucchi e decori; ognuno dei relatori ha portato inoltre  il proprio sapere e condiviso le proprie esperienze, dando luogo ad una giornata intensa e ricca di spunti. Un pubblico attento e partecipe ha fatto, con la propria presenza, da cornice all’evento.
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Lucia Bellizia apre i lavori
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Ha dato inizio ai lavori il Presidente, Lucia Bellizia, che, dopo il saluto e il ringraziamento ai convenuti, ha brevemente illustrato le finalità di Apotélesma: la divulgazione delle antiche tecniche e della storia dell’astrologia, storia che è componente di quella del pensiero umano.
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Tania Daniels e Lucia Bellizia
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La prima a portare il proprio contributo e ad aprire quindi le danze è stata Tania Daniels, studiosa tedesca di astrologia ellenistica, che usando come esempio i particolari eventi che caratterizzarono la vita di Artemisia Gentileschi (1593-1654), ha illustrato la tecnica del zodiacal releasing. La sua relazione, dal titolo I colori chiari vicino al pollice, quelli più scuri in basso. Lo Zodiacal releasing nel tema di Artemisia Gentileschi, si basava su un metodo di indagine attribuito all’astrologo antiocheno Vettio Valente, il cui floruit va collocato nel II secolo e che fu autore dei nove libri delle Ἀνθολογίαι. Lo zodiacal releasing è una tecnica di temporizzazione, che divide la vita in capitoli e paragrafi e aiuta ad identificare i momenti di cambiamento: prende le mosse dalle sorti Tyche (salute, incidenti, il corpo), Daimon (carriera, azioni) ed Eros (relazioni, matrimonio, amore), che vengono poste come ascendente.
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Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi
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A seguire l’intervento di Paolo Aldo Rossi, storico della scienza, accademico e saggista: La danza del cosmo. Il vento di Dio si librava sulla superficie delle acque. Partendo dalle parole iniziali della Genesi:

“In principio gli Elohim (El Hoa, numen tremendum o El Alah) idearono sia i luoghi delle acque che della terra. Ora la terra era un qualcosa di non visibile e di non fatto, e una nube incandescente e tenebrosa ricopriva l’abisso e il vento degli Elohim aleggiava sulle acque. L’Essere Supremo disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Gli Elohim videro che la luce era cosa buona e separarono la luce dalle tenebre e chiamarono la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno uno”.

il relatore ha parlato dell’Universo, che le varie cosmologie hanno descritto come un immutabile e statico ammasso di vari corpi celesti, che non aveva mai subito alcun mutamento e non avrebbe dovuto modificarsi in maniera in qualche modo significativa e concreta, fino a quando, nel periodo che va dal 1924-‘29, Edwin Hubble osservò che quanto le nebulose sono più remote tanto esibiscono un movimento che le portano a una rapida recessione da noi e che quindi anche l’universo sta espandendosi (o, alternativamente, che sta contraendosi).
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Moreno Morani
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Dopo una breve pausa caffè i lavori sono ripresi con la relazione di Moreno Morani, già professore ordinario di glottologia dell’Università degli Studi di Genova, che ha presentato una relazione dal titolo I nomi delle stagioni nelle lingue antiche. Ragioni astronomiche e ragioni meteorologiche: una brillante dimostrazione di come l’analisi linguistica possa fornire spunti importanti per capire come l’uomo antico si rapportasse al mondo che lo circondava. La divisione dell’anno in stagioni basata inizialmente su osservazioni legate al ciclo agricolo o pastorale, fu ispirata poi dall’osservazione degli astri e da considerazioni astronomiche (solstizi ed equinozi). Alla disamina è stata unita la proiezione di numerose e colorate immagini.

Prima della pausa pranzo ancora un intervento: Chiara Gelmetti, fondatrice e presidente onorario di A.D.A. Associazione Danze Antiche, ha parlato di Armonia e unità nella danza italiana dalla seconda metà del XV secolo alla prima metà del XVI, anticipando il significato delle due danze tardomedievali-rinascimentali, che sono state poi eseguite nel pomeriggio: Venus, una bassadanza scritta da Guglielmo per Lorenzo il Magnifico e Giove un ballo a sei, che questi riprende dal suo maestro Domenico.
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Un momento dell’esibizione

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Leonardo Contrastano, Nadia Mantovani, Anna Olkhovaya, Lucia Bellizia, Chiara Gelmetti, Laura Grasso
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L’esibizione eseguita da Chiara Gelmetti stessa con Leonardo Contrastano, Nadia Mantovani, Anna Olkhovaya, Laura Grasso, ha riscosso applausi a dir poco scroscianti: stelle tra le stelle, si sono mossi con fascino e leggiadria sulle note di una musica dolce e coinvolgente.
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Marisa Paschero e Lucia Bellizia
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E’ stato poi il momento della presentazione da parte della nota grafologa Marisa Paschero del libro Iniziazione alla Grafologia: un’opera che l’autrice ha definito adatta a tutti e che vuole essere una guida di agile lettura destinata a chi vuole avvicinarsi a questa disciplina. Il pubblico ha mostrato di apprezzarne sia i contenuti che la finalità.

A questo punto è toccato a Lucia Bellizia, che ha presentato la traduzione e il commento del De quindecim stellis, quindecim lapidibus, quindecim herbis et quindecim imaginibus, trattato ermetico che descrive la fabbricazione di talismani, che traggono la propria virtù da una pietra preziosa, da un’immagine che su di essa viene incisa, da un’erba che ad essa viene associata e soprattutto da una particolare stella fissa. Un trattato in cui l’astrologia occupa, rispetto ad altri della specie, una parte preponderante: ci è pervenuto in latino, ma si tratta in realtà della traduzione di uno scritto arabo, che rimonta a sua volta ad un originale greco e fu edito per la prima volta nel 1942 dal filologo Louis Delatte. La relatrice ha annunciato che dalla traduzione e dal commento dell’intero testo ha intenzione di ricavare a breve un libro.

Poi l’annunciata proiezione di due video di cui Felice Stoppa, esperto di cartografia celeste, fotografia astronomica e storia dell’astronomia, ci ha fatto dono anche in quest’edizione del Convegno:

* Nova et integra universalisque orbis totius iuxta germanum neotericorum traditionem descriptio – Gaspar Vopellius Medeb. 1558 Mathemati conscripsit. Impressum Venetiis per Joannem Andream Vavassorium Cognomine Guadagninus, Venezia 1558.

* La creazione del cielo, Teglio, Palazzo Besta, Affreschi del XVI secolo di Anonimo.

Inutile dire che sono stati apprezzati dal pubblico per i loro splendidi colori e per le musiche che li accompagnavano.
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Luciana de’ Leoni, la prima a sinistra, che ci piace presentarvi
nella foto della nostra cenetta serale

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Ha chiuso la giornata Luciana de’ Leoni d’Asparedo, studiosa di astrologia e floriterapia, intrattenendo il pubblico sul tema Stelle che danzano con i fiori e cioè su come la scelta di un rimedio floreale possa essere decisa tenendo presente anche il tema natale del richiedente e soprattutto i transiti planetari di cui è oggetto. Un’ipotesi di lavoro per il corretto abbinamento tra floriterapia e astrologia. Anche qui un esempio di interazione tra approcci diversi.

Dopo il dibattito finale relatori e pubblico – che desideriamo vivamente ringraziare – hanno preso congedo, dandosi appuntamento a prossimi eventi: l’Associazione organizza o partecipa infatti costantemente a conferenze, seminari e convegni. Sono disponibili inoltre ancora poche copie degli Atti: chi avesse piacere di leggerli può scrivere a info@apotelesma.it.

Almanacco per Astrologi 2020

Di |Eventi|

24 settembre 2019

Proponiamo anche quest’anno, con estremo piacere, l’Almanacco astronomico per Astrologi  a cura di Giancarlo Ufficiale. Redatto da un vero conoscitore dell’argomento, si rivela per il lettore strumento utilissimo per fondare i propri giudizi sui moti reali del cielo. Poiché non può esservi, come ebbero a dire Claudio Tolemeo e secoli più tardi Gerolamo Vitali, astrologia senza astronomia, ecco che nemmeno oggi si può prescindere dalla consultazione di un’opera di questo genere.

Come negli anni precedenti l’Almanacco reca all’inizio (in alto a destra) una piccola foto di Kicca, la micia di Giancarlo: la bestiola adesso si trova, come il nostro Bonci e alla nostra Cece, al Ponte dell’Arcobaleno. E’ lì che giocano insieme ed attendono coloro che furono per essi compagni di vita e di studi e che non smettono un attimo di ricordarli.

Ma lasciamo che a presentare il proprio lavoro sia Giancarlo, riportando integralmente le parole della prefazione:

“Sosteniamo da tempo che i fenomeni celesti costituiscono il presupposto essenziale per una corretta investigazione astrologica. I moti di Luminari, pianeti e stelle tanto nella Sfera Celeste che nella Sfera Locale devono essere ben conosciuti dall’interprete per un giudizio che sia il più puntuale possibile, perlomeno nei limiti imposti dalla dottrina e dalla capacità del singolo, professionista, ricercatore o appassionato che sia. Ciò che qui segue delinea il mio personale contributo, affinché attraverso schemi e tabelle gli eventi celesti salienti relativi al 2019 siano facilmente individuabili, in modo da trarne interpretazioni proficue tanto per l’astrologia genetliaca che per quella cattolica.
L’Almanacco 2020 è suddiviso in varie sezioni:

1 – eclissi di Sole e di Luna;

2 – calendario lunare;

3 – calendario solare;

4 – calendario dei pianeti;

5 –tabelle di aperture delle porte e di accerchiamenti (altrimenti noti come assedi od obsessio) della Luna;

6 – calendario riassuntivo dei fenomeni citati dal n. 1 al n. 5;

7 – apparizione di comete visibili ad occhio nudo;

8 – stelle, le loro fasi e il calendario delle fasi;

La scelta di porre al primo posto le eclissi non è casuale. Infatti queste costituiscono il fenomeno più eclatante delle variazioni luminose, che compongono il fondamento su cui si erige l’intero edificio dell’astrologia tradizionale (o classica che dir si voglia). Seguono poi gli eventi dei Luminari, sulla cui importanza è superfluo soffermarci, essendo almeno questo un principio condiviso da ogni scuola di pensiero. Della Luna segnaliamo le quattro fasi principali, evidenziando in grassetto nero le sizigie che precedono l’entrata del Sole in un Segno Tropico ed in grassetto rosso le sizigie eclittiche. Ed inoltre i Nodi ed i Ventri, sempre utili all’interprete accorto e sapiente. Nella tabella degli apogei e perigei lunari sono evidenziati in grassetto quelli assoluti, ossìa la distanza massima e minima del satellite dalla Terra: chi si occupa di Luna Nera dovrebbe trarne una qualche riflessione. Infine riproduciamo le tabella della Prima ed Ultima Visibilità della Luna alle latitudini di Milano, Roma e Palermo (da questa edizione 2020 riferiamo delle Longitudini occupate dai Luminari durante queste fasi) e le occultazioni planetarie della Luna.

Del Sole segnaliamo non solo l’ingresso nei Segni, ma anche le Congiunzioni e le Opposizioni ai pianeti, evidenziando – lì dove si forma – l’eventuale kazimi. In merito a quest’ultimo è doveroso precisare che non ci siamo attenuti alla versione strettamente fisica, ossia della differenza in Latitudine di 0°16’, ma a quella per così dire più liberale che le assegna 1°. In effetti i 16’ costituiscono – per i pianeti esterni – una vera e propria occultazione del pianeta alla vista, e per i pianeti interni o una mini–eclisse nel caso della Congiunzione inferiore o di un’occultazione nel caso della Congiunzione superiore. L’estensione di questa misura a 1° segnala comunque la presenza dell’astro nella corona solare o comunque in quella zona così illuminata dai raggi solari da impedirne comunque la visibilità. Perciò gli influssi non differiscono in un caso o nell’altro.

Per i pianeti, oltre ai consueti fenomeni segnalati nelle Effemeridi, abbiamo concesso un certo risalto alle fasi eliache (o epicicliche): Congiunzione al Sole, tempi di invisibilità, levate e tramonti eliaci, stazionarietà mattutina e vespertina. Eventi che per primi devono essere investigati da un astrologo che abbia idea di quel che sta facendo. Riferiamo anche gli incontri per Parallelo e Controparallelo di Declinazione. Sono riportati inoltre Nodi e Ventri, le magnitudini massime e minime, apogei e perigei, le tabelle relative alle Aperture delle Porte e le congiunzioni ed opposizioni planetarie complete delle Latitudini degli astri. Chiude il Calendario di tutti i fenomeni astronomici dettagliati in precedenza. Mi è parso uno sforzo utile a beneficio di coloro che hanno la bontà di consultarci.

Criteri analoghi abbiamo seguìto per i calendari dedicati alle fasi delle stelle, 128 in questa edizione, sebbene limitandoci a quelle principali: levata e tramonti eliaci, sorgere e tramonti cosmici, con tabelle dedicate a sei località italiane, scelte non solo in base all’estensione territoriale, ma anche alla latitudine geografica, in modo da coprire in modo soddisfacente l’intero territorio nazionale. Poi un Calendario riepilogativo delle predette fasi per le predette sei località, credo di utilissima consultazione. Tabelle, infine, anche per le loro posizioni equatoriali ed eclittiche. Tutte le ore riportate nell’Almanacco sono in Tempo Universale.“

Come si può notare, nell’Almanacco sono riportati tutti i fenomeni celesti più significativi e non trascurarne la consultazione diviene veramente indispensabile!
Buona lettura dunque!

Luciano di Samosata: Elogio dell’Astrologia

Di |Eventi|

23 settembre 2019

Qualche tempo fa, preparando la relazione per gli Atti del Convegno intitolato  La più utopica delle utopie: il Paese di cuccagna, Convegno che si tenne ad Andora il 20 e 21 ottobre del 2018 e nel quale avevo parlato della Storia vera di Luciano di Samosata, ho avuto occasione di rileggere la traduzione, che delle opere di questo autore pubblicò tra il 1861 e il 1862 Luigi Settembrini. Un’utile e proficua rilettura, che mi ha riservato una piccola sorpresa: un saggio dal titolo “Περὶ τῆς Ἀστρολογἰας” e cioè “Sull’astrologia”.
Qualche breve nota su Luciano, autore più che conosciuto:
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Luciano di Samosata
Incisione di William Faithhorne
tratta da J. Dryden, The Works of Lucian, v. I,
London, Sam Briscoe, 1711

 

Nacque intorno al 120 a Samosata, capitale della Commagene di Siria. Dopo un vano tentativo di dedicarsi alla statuaria si diede allo studio della grammatica e della retorica, apprese perfettamente la lingua greca ed esercitò fino al 155 la professione di oratore itinerante, dall’Asia Minore all’estrema Gallia. Fu poi avvocato in Antiochia di Siria dal 155 al 158 e in seguito ambasciatore a Roma. In questo torno di tempo il suo spirito irrequieto lo portò ad abbandonare la retorica e ad avvicinarsi alla filosofia, senza tuttavia appoggiare mai nessuna corrente in particolare, pur provando maggiori simpatie per l’epicureismo e la scuola cinica (e al contrario una costante insofferenza per lo stoicismo). Tornò ad Antiochia dal 160 al 162, fu poi in Egitto dal 173 a 176 in veste di archistator praefecti Aegypti (una sorta di cancelliere) e dopo questo incarico, si stabilì ad Atene, dove morì dopo il 180. Imponente il corpus che ci è pervenuto sotto il suo nome: 80 opere – una decina delle quali spurie o gravemente sospette – che spaziano su generi ed argomenti assai diversi, ma sono caratterizzate tutte da una critica costante delle scuole ufficiali e delle opinioni comuni.

Quanto allo scritto sull’Astrologia, che riproduciamo in fotocopia, esso non andrebbe attribuita a Luciano secondo Settembrini, che fu professore di letteratura italiana nel 1860 presso l’Università di Bologna, presso quella di Napoli dal 1861 in avanti e che dell’Ateneo napoletano divenne poi anche Rettore. Si tratterebbe di opera spuria, in quanto scritta in dialetto ionico, al contrario delle rimanenti, che lo sono in puro dialetto attico; in essa inoltre troviamo un elogio dell’astrologia, che viene ritenuta a torto scienza bugiarda e inutile. Questo sembrò strano a Settembrini, in quanto Luciano era per sua stessa natura contrario ad ogni forma di fede o credo. Andrebbe quindi attribuita ad uno Pseudo-Luciano. Come che sia, siamo di fronte a una breve piacevole lettura, che mostra come l’ars avesse seguaci ed estimatori tra l’antichità di lingua greca.
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First European Conference on Astrology, 9-11.11.2019, Varna, Bulgaria

Di |Eventi|

8 settembre 2019

Avrà luogo a Varna dal 9 all’11 novembre p.v. la First European Conference on Astrology, organizzata da Brigitte Strobele e Wolfgang Tomsits (Österreiche Astrologische Gesellschaft) in collaborazione con Filip Filipov e Rumen Kolev (Bŭlgarska astrologichna asotsiatsiya). Questo il programma dei lavori, ai quali è stata cortesemente invitata a partecipare, in rappresentanza dell’Italia, il Presidente della nostra Associazione, Lucia Bellizia. Il tema del Convegno, che recita “Dall’astrologia antica alla moderna”, le è parso occasione adatta per parlare della vita e delle opere – in particolare le astrologiche – del divino Tolemeo, senza il quale nessun discorso serio sulla storia dell’astrologia potrebbe mai principiare. Al ritorno da questa singolare esperienza vi racconteremo ogni cosa!
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From the ancient astrology to the advanced modern astrology

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5 ottobre 2019: XII Convegno della nostra Associazione

Di |Eventi|

5 settembre 2019

Avrà luogo a Genova sabato 5 ottobre 2019, nella sala Michelangelo dell’Hotel Bristol Palace, con orario 9 -18, il XII Convegno di Apotélesma, dal titolo:
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L’eterna danza delle stelle

Ve ne diamo notizia con gioia e con orgoglio, sicuri che l’entusiasmo e la cura con cui lo stiamo organizzando renderanno questa manifestazione buona continuatrice delle precedenti. Attendiamo dunque numerosi voi e tutti coloro con i quali vorrete condividere la notizia dell’evento, certi di non deludervi! Il nostro obiettivo principe è come sempre quello di unire l’eccellenza culturale al piacere di stare insieme e quindi anche la parte conviviale troverà il suo spazio nell’economia della giornata. Chi fosse interessato potrà leggere qui il programma corredato dagli abstract, di questa che si annuncia ancora una volta una giornata ricca, stimolante e proficua.
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 Mappa geocentrica delle orbite di alcuni corpi celesti.
Dalla collezione della libreria antiquaria Bourlot – Torino

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Attiriamo la vostra attenzione su alcuni cammei che renderanno l’evento ancor più ricco:

*    Chiara Gelmetti condurrà uno spettacolo di danze rinascimentali, con particolare riferimento agli astri Venere e Giove.

*    Felice Stoppa (www.atlacoelestis.com) proietterà e commenterà un inedito video dal titolo Nova et integra universalisque orbis totius iuxta germanum neotericorum traditionem vvvvdescriptio. Gaspar Vopellius Medeb. 1558 Mathemati conscripsit. Impressum Venetiis per Joannem Andream Vavassorium Cognomine Guadagninus, Venezia 1558.

*    Marisa Paschero, ancora una volta nostra ospite, presenterà la sua ultima fatica letteraria: Iniziazione alla Grafologia.

Per prendere parte al Convegno ed al pranzo è obbligatoria la prenotazione. Per quanto riguarda gli Atti, si precisa che essi verranno prodotti in limited edition e che verranno consegnati all’ingresso a coloro che si saranno prenotati: il loro costo è compreso nel contributo spese che verrà preventivamente recuperato al fine di sostenere i costi della sala e dell’organizzazione tutta (si prega di contattare entro il 20 settembre info@apotelesma.it oppure il 334 1137375). Rimaniamo a disposizione per qualsiasi problema di carattere logistico (come ad esempio la prenotazione degli alberghi etc.): a questo proposito anticipiamo di aver concordato prezzi particolarmente convenienti, sia per la camera singola che per la doppia, con alcuni alberghi situati nel quartiere di Albaro Boccadasse. Questa sistemazione permetterà a tutti di raggiungere facilmente l’Hotel Bristol Palace e di prendere parte con minimo spostamento alle cene organizzate per le sere di venerdì 4 e sabato 5.

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L’Hotel Bristol Palace si trova in Via XX Settembre 34, a 15 minuti a piedi dalla Stazione Brignole.

Abbiamo dato notizia dell’evento anche su FB: seguendo la discussione è possibile tenersi sempre aggiornati sulle eventuali novità!

 

Cronaca di un breve viaggio

Di |Eventi|

28 giugno 2019

Sfidando la calura incombente Lucia Bellizia è partita venerdi 21 per un breve viaggio verso il Suditalia: prima tappa Sant’Agata sui due Golfi, splendida località della Penisola Sorrentina, che deve il proprio nome alla posizione unica in cui si trova, e cioè fra i golfi di Napoli e Salerno. Lì ha partecipato alla riunione, che ogni anno il noto astrologo e studioso Ciro Discepolo organizza nell’incantevole cornice dell’Hotel Due Golfi, per parlare con amici ed appassionati di astrologia e non solo.

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Sant’Agata vista dell’Hotel Due Golfi
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E’ stato piacevole poter rivedere cari amici di vecchia data, discorrere con loro di tanti e diversi argomenti e gustare le rinomate deliziose specialità della cucina locale! Domenica 23 partenza al mattino presto per Roma, dove Lucia Bellizia era attesa per tenere una conferenza del titolo Il Demone custode, nell’ambito del Convegno dal titolo I semi del bene, i semi del male. Il carattere dell’uomo è il suo destino?, organizzato dalla locale Delegazione CIDA.  La giornata è stata ricca ed interessante, animata dagli interventi dei numerosi relatori ed ospiti. Qui il filmato pubblicato su FB dalla Delegata Nunzy Conti, che ancora una volta ringraziamo per il cortese invito e per l’ospitalità.
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Lucia Bellizia presenta la propria relazione

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Foto finale insieme ad alcuni dei relatori
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A conclusione dell’evento è arrivata la condivisione di un momento conviviale: tutti insieme ci siamo recati a cena in un locale tipico del quartiere di Trastevere, dove abbiamo potuto scambiare impressioni e commenti. Lunedi mattina ancora un giro in città per salutare un’amica e fare conoscenza con la sua nuova piccola felina (la cui foto speriamo di poter pubblicare qui sul nostro Sito, visto che l’abbiamo inserita d’ufficio nel Parco Gatti dell’Associazione) e poi nuovamente in viaggio, direzione Campania. In particolare tutta la giornata di mercoledi 29 è stata trascorsa a Napoli, per visitare due importanti Musei: la Cappella di San Severo e il Museo Archeologico Nazionale.

Iniziamo dalla Cappella di San Severo, che definire stupenda è semplicemente riduttivo: si tratta infatti di un gioiello del patrimonio artistico internazionale, in cui creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero si intrecciano.
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La Cappella di San Severo: al centro il celeberrimo Cristo velato
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L’affresco che copre l’intera volta della cappella,
conosciuto come Gloria del Paradiso o Paradiso dei di Sangro:
al centro il triangolo e la Colomba dello Spirito Santo
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Quanto al Museo Archeologico Nazionale, possiamo solo dire che tra i più antichi e importanti al mondo per ricchezza e unicità del patrimonio e per il contributo offerto al panorama culturale europeo. Contiene innumerevoli opere d’arte, che sarebbe impossibile elencare anche solo in parte. Ne ricordiamo solo due: l’Atlante Farnese e la Battaglia di Isso. Il primo, visibile nel Salone della Meridiana, appartiene al gruppo di sculture della Collezione Farnese, che furono rinvenute nelle terme di Caracalla a Roma intorno al 1546 e rappresenta l’omonimo Titano, che regge affaticato la volta celeste. Narra Esiodo che Atlante fu costretto da Zeus a tenerla sulle spalle, quale punizione per essersi alleato con Crono nella rivolta dei titani contro gli dèi dell’Olimpo. Il globo dell’Atlante Farnese mostra una raffigurazione del cielo notturno vista dall’esterno, con bassorilievi raffiguranti quasi tutte le costellazioni greche descritte da Claudio Tolemeo nell’Almagesto. E’ dunque il più antico repertorio pittorico delle costellazioni occidentali a noi giunto. Risalirebbe al 150 d.C.

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L’Atlante Farnese

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La Battaglia di Isso, probabile copia del dipinto eseguito dal pittore greco Filosseno di Eretria alla fine del IV secolo, è un mosaico romano del 100 a.C. circa, ritrovato a Pompei nella pavimentazione della casa del Fauno. La scena ritratta è quella dello scontro del 333 a.C. tra Alessandro Magno (con i capelli ondulati, in sella a Bucefalo e la corazza sulla quale è raffigurata la Medusa) e Dario III di Persia (che, con l’espressione spaventata e preoccupata, tenta di lanciare un ultimo assalto e al contempo pensa alla fuga). Altra opera che chi ama la storia greca e l’arte non può non ammirare.

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La Battaglia di Isso: a sinistra Alessandro, a destra Dario III sul carro

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Terminato questo breve tour, a fine settimana ritorno a casa, per prendersi cura degli amati libri e delle amate piante e rimettersi all’opera. Bisogna infatti attendere alla preparazione dell’XI Convegno della nostra Associazione!